LA LANTERNA

Il punto di passaggio che il concorrente deve trovare, è individuato sul terreno da quella che viene chiamata “lanterna” e che è diventata il simbolo dell’orienteering
La lanterna è costituita da un prisma a tre facce, generalmente in nylon, dove ogni faccia (di misura 30×30 cm) è divisa in diagonale in due parti, una bianca e una arancione.
Il prisma viene di solito agganciato a un piedistallo in metallo che può essere conficcato nel terreno; in alternativa il prisma può venire appeso a qualche supporto presente sul terreno come un ramo, una recinzione, ecc.
Ciascuna lanterna posizionata lungo il percorso è caratterizzata da un numero, ben visibile, che consente al concorrente di accertarsi che il punto di controllo che sta cercando sia effettivamente quello corretto. L’ultima lanterna prima dell’arrivo è tradizionalmente contraddistinta dal numero “100”.
Altro elemento fondamentale della lanterna è il punzone meccanico e/o il chip elettronico, dotati di un proprio codice identificativo, che consentono di registrare il passaggio del concorrente nel punto di controllo.

Durante le prime manifestazioni di orienteering e fino all’inizio degli anni Sessanta nei punti di controllo era presente un giudice incaricato di segnare il passaggio dei vari concorrenti registrando anche il tempo intermedio. Nelle lanterne più frequentate si formavano però code che facevano perdere tempo prezioso agli atleti.
Si arriva così alla prima metà degli anni Sessanta quando il giudice inizia ad essere meno presente ed al suo posto i concorrenti trovano dei francobolli o delle informazioni da ricopiare; anche questo metodo non può considerarsi affidabile perché in caso di pioggia i francobolli sbiadiscono.
Nel 1965 viene introdotto il classico “punzone” meccanico con il quale i concorrenti timbrano il testimone di passaggio. Ancora oggi il punzone meccanico è presente sulle lanterne e viene utilizzato nel caso in cui il chip non funzionasse.
A partire dal 1996 nelle manifestazioni più importanti i concorrenti conoscono il primo sistema di punzonatura elettronica, l’Emit, ancora in uso in alcune gare del nord Europa.
Infine dal 1999 si inizia a utilizzare il sistema SPORTIdent che caratterizza a tutt’oggi quasi tutte le gare.

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